L’ALLUMINIO, UNA STORIA BRILLANTE DESTINATA A DURARE

“Cosa ne pensate di un metallo bianco come l’argento, inalterabile come l’oro, di facile fusione come il rame, duro come l’acciaio, malleabile, duttile e più luminoso del vetro?”

Era il 1857 quando Charles Dickens descriveva le proprietà dell’alluminio in un secolo in cui il metallo era considerato più prezioso dell’oro. Dodici piccoli lingotti di alluminio erano appena stati esposti all’ “Exposition Universelle”, una mostra voluta da Napoleone III, in cui il metallo era stato presentato come una preziosissima rarità.

Le signore parigine, colpite dalla sua brillantezza e leggerezza, ne avevano subito ordinato gioielli come spille ed anelli.

 Napoleone III ne intuì le potenzialità belliche e finanziò studi per la produzione di armi ed armature per l’esercito.

Ma il processo di estrazione era talmente complicato e costoso che venne abbandonato dopo aver prodotto solo 2 elmetti, che Napoleone fece fondere per forgiare un set personale di posate in alluminio.

Bisogna aspettare il 1886 per avere un processo di produzione industriale che permettesse di produrre quantitativi importanti a costi accettabili. In quell’anno due scienziati scoprirono il processo di fusione elettrolitica dell’alluminio e aprirono la porta alla produzione su larga scala dell’alluminio e alle sue molteplici applicazioni industriali.

Le potenzialità dell’alluminio furono subito chiare a due produttori di biciclette, i fratelli Wright, che usarono la loro esperienza con le due ruote per creare la prima macchina volante. Il problema principale che dovettero affrontare era la riduzione del peso del motore, risolto brillantemente utilizzando un blocco di alluminio. Il 17 dicembre 1903 il Wright Flyer decollò per compiere il suo primo volo di 30 metri ad un’altitudine di 3 metri. L’alluminio ha permesso all’uomo di realizzare il suo antico sogno di volare.

Da allora le applicazioni industriali dell’alluminio si sono moltiplicate in tutti i settori e il metallo è entrato a far parte della vita comune tanto da ispirare alcuni studiosi nell’indicare la nostra come l’Età dell’Alluminio.

Automobili, aerei, motocicli, macchine per la produzione industriale, rubinetteria, pompe, accumulatori, motori elettrici, antenne, lampade, televisioni, telecomandi, telefoni, armadi, accessori per la cucina, caffettiere, ferri da stiro, letti, penne, serramenti, impianti di riscaldamento, articoli sportivi, biciclette, giocattoli….

L’industria dell’alluminio punta sul miglioramento della tecnologia impiantistica e delle sue performance produttive per rendere sempre più semplice e meno costoso il processo produttivo. L’estrazione dalla bauxite, un’argilla rocciosa colorata con sfumature di rosa, rosso e grigio, la sua seguente trasformazione in allumina e l’estrazione elettrolitica del metallo, compongono un processo industriale energy-intensive: per produrre 1 ton di alluminio servono 4 tons di bauxite e 14.000KWh di energia.

 

In un anno, nel mondo, vengono estratte circa 100 MIL di tonnellate di bauxite per la produzione di alluminio primario.

L’industria di produzione dell’alluminio raccoglie la sfida con il futuro puntando sul processo di riciclo per la produzione di alluminio secondario. Grazie alle caratteristiche di lavorabilità del metallo, l’alluminio può essere rifuso per assicurarsi infinite nuove vite, in un processo che consuma 95% in meno e che disperde in atmosfera meno della metà di CO2.

Dopo aver abbagliato imperatori, aver rivoluzionato la storia industriale, aver contribuito al successo del primo aereo, l’alluminio si candida per essere il materiare della rivoluzione verde.

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